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Chi di “vaffa” ferisce di “vaffa” perisce

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C’era una volta una scatoletta di tonno, la marca era eccellente, il profumo che emanava pure e, come d’abitudine, tutti i gatti miao. La scatoletta di tonno venne aperta, e tutti hanno visto cosa c’era dentro. Dall’eliminata la povertà lanciata dal balcone del Campidoglio con trionfi e conti pubblici considerati la Fossa delle Marianne il passo era stato brevissimo ma il Grande Fondatore, l’Eletto, per essere aulici, aveva già partorito il suo miracolo: quel miracolo era Giuseppe Conte che a modo suo è uno bravo. Di quelli che ne sa. Uno che è tanta roba, per usare un termine caro allo semplificazione grillica. E che se vuoi toglierlo da dove sta devi farlo fuori.

Essendo l’infausta ipotesi nemmeno da considerarsi, ecco all’orizzonte la soluzione di compromesso. Un simpatico accordo, anche economico. Palanche mica belinate e via andare. Conte sul trono che gli compete e Grillo in silenzio a prendersela col mondo e con l’augusto pargolo accusato di averlo infilato dove non doveva. Succede a molti di infilarsi dove non si può. Grillo stesso è un esempio. Ne deriva un video del Grillo Furioso a difesa del pargolo Grillo che sconfessa definitivamente il Grande Fondatore, l’Eletto, per essere aulici. E il M5S è di Conte.

Siccome Conte la politica la sa fare, dentro un suo peculiare e personalissimo modus operandi riesce sempre a trovare la quadra, e il M5S reduce dai trionfi Di Maio e da quelli di Di Battista reinventatosi opinionista col broncio, che piace tanto alle casalinghe del ti salverò io, non ebbe altra opzione che affidarsi all’Avvocato del Grillo.

Oggi è di nuovo guerriglia (ma tanto Grillo solo quella sa fare) con l’uomo che gridava dai video che chiede, ma in realtà esige, di “non transigere su nome, simbolo e tetto del secondo mandato per gli eletti”. Conte gli risponde da Conte e, proprio come si fa con un alunno riottoso e nemmeno troppo preparato, gli spiega che “il rinnovamento del M5s è ineluttabile e serve a garantire i principi per cui i pentastellati si sono da sempre battuti”. Non sfugge al Grillo Furioso che il suo Avvocato non lo cita mai ma va avanti per la sua strada con un messaggio che racconta, a Grillo prima che agli altri la Costituente Contiana.

Scrive l’AGI: “Oggi e una giornata importante per il Movimento 5 Stelle. Inizia una sfida che dobbiamo affrontare con coraggio, inizia il processo costituente. Tutti voi iscritti, simpatizzanti siete invitati a formulare proposte, a suggerire obiettivi strategici ai quali il Movimento 5 Stelle deve dedicarsi negli anni a venire. Una volta raccolte le vostre proposte, poi verrete invitati a definire un ordine di priorità, per individuare quelle ritenute più strategiche, più importanti. Dopodiché inizierà la fase due, la fase del vero e proprio confronto deliberativo. Trecento iscritti selezionati casualmente verranno invitati in più giornate a confrontarsi, a discutere per trovare delle soluzioni con la logica del problem solving. Ma ci saranno anche in aggiunta tavoli riservati ai simpatizzanti non iscritti, che potranno anche loro esprimere commenti e addirittura tavoli riservati ai giovani minorenni dai 14 ai 17 anni. Sì, perché vogliamo sentire anche la loro voce”. E quindi, continua Conte, “dopo questo confronto deliberativo avremo un documento che sintetizzerà le varie proposte risolutive e sarà questo documento che sarà portato quindi nell’assemblea finale di fine ottobre, la vera e propria Assemblea costituente”, prosegue Conte, in un “grande processo rifondativo”.

Poi Conte uccide il padre del Movimento: “In questo processo non ci sono gerarchie; io stesso mi metto da parte, insieme ci mettiamo da parte con l’attuale gruppo dirigente” e “Lasciamo che siate voi iscritti, simpatizzanti a indicarci le soluzioni; voi a votarle. È per questo che potremmo discutere di tutto, potremmo rifondarci integralmente”. Siamo al Grillo stai calmo che non c’è più bisogno di te? E’ un po’ presto per dirlo, ma una cosa è certa: chi di “vaffa” ferisce di “vaffa” perisce.

Che poi le cose vadano proprio come immagina Conte è tutta da vedere. Una Chiara Appendino che si mette da parte di sua spontanea volontà proprio non riusciamo a immaginarla. E’ vero però che era impossibile anche immaginarla come Sindaca, e questo è il paese delle sorprese…

 

 

(21 agosto 2024)

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