“L’ospedale di Piacenza si farà e sarà un’eccellenza, per la città e per l’Emilia-Romagna. Chi nutre ancora dubbi stia certo: siamo impegnati al massimo perché il ‘quando’ sia il prima possibile, non è più in discussione il ‘se’”.
Il presidente Michele de Pascale, in visita ieri nella città emiliana, ha confermato, alla presenza della sindaca, Katia Tarasconi, l’impegno della Regione ad affiancare il Comune per realizzare la nuova struttura ospedaliera. Durante la mattinata, al fianco dell’assessore alle Politiche per la salute, Massimo Fabi, ha anche incontrato gli operatori sanitari: il primo di una serie di appuntamenti previsti nelle strutture sanitarie del territorio per rafforzare la rete di relazioni con le realtà locali.
“La decisione sulla costruzione dell’ospedale è già stata presa, non è un tema di dibattito, c’è l’impegno di Regione e Comune- ha rassicurato de Pascale-. Negli anni scorsi si è giustamente discusso tanto, poi si è fatta una scelta. Tutti i costi saranno coperti”.
Per realizzare il nuovo polo ospedaliero si investiranno complessivamente 296 milioni di euro: 129 di risorse statali, 6,7 di risorse regionali e 160,3 milioni derivanti dal partenariato pubblico privato. De Pascale ha motivato la decisione di coinvolgere i privati nel progetto da un lato con l’esigenza di individuare i finanziamenti necessari a realizzare una struttura all’avanguardia, integrando le risorse pubbliche, dall’altro con la possibilità di responsabilizzare i costruttori. L’operazione economica prevede infatti che chi si aggiudicherà il Ppi realizzi la struttura impiegando anche proprie risorse; il pubblico si impegna ad affidargli la manutenzione della stessa, in modo da retribuire l’investimento iniziale. Nel caso in questione, l’impegno durerà trent’anni.
Chiuso intanto l’avviso pubblico per raccogliere le candidature dei soggetti interessati a partecipare al percorso: il partner sarà individuato entro l’anno, poi si procederà alla progettazione per iniziare i lavori entro il 2029 e concluderli entro il 2032.
Il nuovo ospedale di Piacenza: un’eccellenza per tutta la regione
Il presidente ha chiarito anche le ragioni che hanno portato la Giunta Tarasconi, sostenuta dalla Regione, a modificare il progetto iniziale cambiando anche l’area dove verrà costruito l’immobile: “La pandemia ha indotto a rivedere i modelli di costruzione degli ospedali, preferendo lo sviluppo orizzontale, su più padiglioni, rispetto alle strutture a più piani cui eravamo abituati. Questo semplifica la divisione in compartimenti e l’eventuale isolamento dei reparti. È stato necessario rivedere il progetto anche per l’aumento dei costi delle materie prime, causato dalla pandemia e dai conflitti bellici. Questa logica non vale solo per Piacenza, ma anche per i nuovi ospedali che costruiremo a Cesena e Carpi e per quelli che verranno dopo”.
La Regione ha l’obiettivo di consentire che il 95% delle cure dei cittadini avvenga all’interno di strutture presenti nel territorio provinciale di residenza: tuttavia, ha dichiarato de Pascale, “per il restante 5% di interventi molto specialistici, occorre fare gioco di squadra: perciò ci saranno ambiti in cui Piacenza sarà il centro di riferimento per tutta l’area vasta, così come ci saranno ambiti per i quali saranno specializzati Parma o altri ospedali emiliani”.
Il presidente ha infine evidenziato come sia più facile costruire nuovi ospedali che modernizzare quelli vecchi per ragioni di sicurezza sismica e di efficienza energetica. Per quanto si possa investire, infatti, le strutture con più anni difficilmente potranno essere rese completamente sicure ed efficienti. Le nuove tecnologie con cui si realizzano i nuovi immobili, invece, a fronte di un cospicuo investimento iniziale prevedono risparmi nel lungo periodo sulle spese di gestione.
“I nuovi ospedali sono investimento di lungo periodo per rendere sostenibile e sicuro il sistema sanitario” ha concluso de Pascale.
(18 gennaio 2025)
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