Alla Lega di Salvini ora fanno male la Rai e l’Ucraina e vuole una verifica di Governo. Apparentemente Meloni se ne frega. Lo scrive l’Huffington Post. Il viceprimo ministro Salvini, irrilevante in Italia dove ha promesso tutto ciò che poteva e non realizzerà che l’ombra di ciò che lontanamente immaginate, alza la posta a Meloni e chiede una verifica di Governo.
Ecco che si prospetta all’orizzonte un bel badabùm con la pretesa salviniana di un confronto sul futuro – ad averlo un futuro, direte voi – perché la situazioni in Ucraina e la questione Rai gli sta un po’ sulle gonadi, organo delicatissimo spesso a rischio orchite e non necessariamente per contagio. Ma la presidente del Consiglio è impegnatissima: deve andare in Libia, in Gran Bretagna e deve assolutamente portare a casa qualcosa da Bruxelles, perché con Ursula von der Leyen non sono più amiche come prima.
Così che il leghista Romeo – quei chiacchieroni di Repubblica lo riferiscono – avrebbe chiesto ai capigruppo di maggioranza un vertice-verifica. Meloni e meloniani smentiscono con sdegno la malaugurata ipotesi. Poi metti che ci sia di mezzo una questione di Governo, i pochi voti rimediati da Salvini; i Patrioti che non vogliono Vannacci tra i vicepresidenti su soave ispirazione del troppo raffinato Bardella; gli 8 (otto, mica trentamila, sono otto) seggi rimediati alle ultime europee e il sostegno a Trump che se volesse perdere le elezioni saprebbe come fare da solo, senza gli auguri di Salvini. Poi c’è il sostegno continuo a Musk. Ma se ne parla un’altra volta, perché siamo alla solita Lega delle promesse mancate. Quella delle bombe ad orologeria sotto la poltrona del presidente del Consiglio di turno.
Pora Meloni, non la si vede bene. E non se lo meriterebbe, diciamo…
(13 luglio 2024)
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