Potrebbe sembrare “The Loudest Voice”, ma manca uno straordinario attore come Russel Crowe e ce n’è uno in scena che nemmeno può chiamarsi guitto. In compensa c’è l’ennesima guerra aperta: stavolta tra la Giustizia brasiliana e Elon Musk.
Succede mica perché quei cattivoni di brasiliani sotto il giogo di Lula vogliono il male di uno dei personaggi più controversi dell’ultimo lustro, ma per una banale questione di tasse non pagate: 3 milioni di dollari. Così dalle mezzanotte del 30 agosto i brasiliani non hanno più accesso alla piattaforma social X su decisione di Alexandre de Moraes, magistrato della Corte Suprema Federale (Stf), che ne ha ordinato il blocco immediato. Il cut-off di X dovrebbe essere stato terminato alla mezzanotte del 31 agosto.
Musk è imbestialito (se ci va bene ci blocca l’account e non sarà un gran male) ma alla fine dei conti è stato lui a non nominare un rappresentante legale della piattaforma in Brasile come aveva chiesto la Corte Suprema del paese (aveva 24 ore di tempo dal momento dell’avviso pubblicato, guarda un po’, proprio su X) è così è scattata la messa offline del social network. Musk si appella alla “Libertà di parola” che è “fondamento della democrazia” – a parte i profili che non vanno bene a lui – “ma in Brasile uno pseudo giudice non eletto la sta distruggendo per motivi politici”. E’ la solita solfa sovranista-populista-trumpiana che, continua Musk, dovrebbe portare al “Tutti si devono svegliare” perché la cosa potrebbe “accadere anche qui”, negli USA.
Non ci si schioda da lì. E’ tanta la follia che scorre nelle vene di questo mondo dove il profitto di pochi (e Musk è tra loro) deve sovrastare tutto il resto che nemmeno le Leggi contano più. Interessante notare che per le numerose pubblicazioni online che per motivi per noi sconosciuti, ma facilmente intuibili, cavalcano la Musk-mania, è X ad avere deciso di chiudere le attività in Brasile e, francamente, ci vuole coraggio anche solo scriverlo.
la Corte Suprema Federale brasiliana, per decisione del giudice Cristiano Zanin, ha inoltre respinto un ricorso della Starlink contro la decisione del giudice de Moraes, che ha bloccato in Brasile i conti bancari della società di Internet satellitare di Elon Musk per questioni “meramente procedurali” non avendo usato la difesa di Starlink un metodo “adeguato”.
(31 agosto 2024)
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