Sarà Muhammad Yunus, premio Nobel per la Pace, 84 anni, a guidare per 90 giorni un governo in grado di portare il Paese a nuove elezioni. Una rivoluzione che sembra essere interamente opera dei giovani del paese con il gruppo Students Against Discrimination, organizzazione in prima linea nelle manifestazioni di queste settimane, che sono riusciti nell’impresa di convincere il presidente Mohammed Shahabuddin a sciogliere il Parlamento quale precisa condizione per fermare la rivolta popolare.
Non ancora soddisfatti sono riusciti nel convincere il celebre economista Muhammad Yunus, premio Nobel per la Pace, ad assumere la carica di Chief Adviser, di capo del governo per 90 giorni in grado di gestire la transizione tra un governo eletto e il successivo. “Confidiamo nel dottor Yunus”, ha scritto su Facebook Asif Mahmud, uno dei leader del gruppo studentesco. E Yunus non ha deluso le aspettative: l’uomo che è riuscito a far uscire milioni di persone dalla fame concedendo piccoli prestiti inferiori a 100 dollari ai poveri delle zone rurali, ha risposto all’appello degli studenti bangladesi: “Sono onorato della fiducia dei manifestanti che desiderano che io guidi il governo ad interim. Se è necessario agire in Bangladesh, per il mio Paese e per il coraggio del mio popolo, allora lo farò”.
La comunità internazionale segue la situazione con grande apprensione, anche se sembra il contrario, e si riempie la bocca di preoccupazione per i diritti delle minoranze e per la tutela dei diritti umani, considerando i paesi che manifestano la loro preoccupazione, India in particolare, ci sono ragioni di ritenere le loro dichiarazioni opportuniste e mendaci. E’ proprio il governo indiano a tenere al sicuro la ex premier del Bangladesh (anche se ci sono voci che la vogliono rifugiata a Dubai).
(7 agosto 2024)
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